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Photo Gallery
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_Test Drive
Le misure. L'Alfa MiTo è un'auto compatta: è lunga 4 metri e 6 centimetri, alta un metro e 44 e larga uno e 72, poco più lunga, bassa e larga della cugina Fiat Punto.
I motori. Inizialmente saranno disponibili tre motori: un turbodiesel 1.6 JTDm da 120 CV e due 1400 a benzina, uno turbo da 155 CV e un'aspirato da 78 CV, adatto anche ai neopatentati. Tutti sono abbinati a cambi manuali a sei rapporti.
I colori. Anche la MiTo, come tutte le ultime Fiat, è altamente personalizzabile. I colori della carrozzeria sono dieci: da subito, i pastello (a 250 euro) Biancospino e Rosso Giulietta e i metallizzati (450 euro) Grigio Techno, Grigio Grafite e Nero Etna; da settembre arriveranno anche il nero pastello, il Rosso Alfa, il Giallo Corsa, il Bianco Gardenia e l'Azzurro. Saranno inoltre disponibili cinque cerchi di lega differenti, da 16" a 18", sette rivestimenti per i sedili e una serie di stickers. Anche le cornici intorno ai gruppi ottici si potranno scegliere in differenti tonalità, cromate, effetto titanio, nero opaco o in tinta con la carrozzeria.
Gli allestimenti. Quattro i livelli disponibili per il 1.6 JTDm e per il 1.4 155 CV: Progression, Distinctive, Distinctive con Sport Pack e Distinctive con Premium Pack. Per il motore meno potente, invece, si possono scegliere l'allestimento Junior o Junior con Junior Sport Pack. Tutte hanno di serie il controllo elettronico della stabilità, la radio con lettore di Cd e Mp3, l'alcol tester e il Dna, sistema che attraverso un manettino posto accanto al cambio permette di settare il comportamento della vettura: Dynamic, Normal, All Weather..
I prezzi. La MiTo più economica è quella nell'allestimento Junior, che costa 15.350 euro (Ipt esclusa), 16.150 con il Junior SportPack. Salendo di prezzo, si trova la 1.4 turbo: 17.950 euro nell'allestimento Progression, 19.550 nel Distinctive; per lo Sport Pack o il Premium Pack, si devono aggiungere altri 800 euro. Chi vuole il turbodiesel, deve mettere in conto di spendere 1000 euro in più rispetto al 1400 benzina da 155 CV: si va dai 18.950 ai 21.350 euro.
Al Volante. Al volante della MiTo ci si sente subito a proprio agio: facile trovare il corretto assetto grazie alle numerose regolazioni di sedile e volante a tre razze. Di chiara intonazione sportiva, inoltre, la strumentazione (lineare e ben leggibile) e i sedili. Ma l'abitacolo è stato studiato con grande attenzione al confort e pensato al meglio per ospitare soprattutto quattro persone e, poi, tutti i comandi sono a portata di mano.
Già all'avviamento del 1400 turbo da 155 CV, lo stesso che monta la Punto Abarth, le aspettative non vengono deluse. Dal doppio tubo di scarico esce un sound studiato apposta per il piacere delle orecchie dei veri alfisti. La MiTo si dimostra molto agile e scattante. In città ci si muove bene, specie se si utilizzano le marce basse, ma la progressione dell'1.4 litri è massiccia e l'erogazione dolce della potenza non mette mai in crisi l'avantreno, complice, ovviamente, il controllo della trazione. Nei precorsi extra urbani, poi, potenza e temperamento si sposano bene con l'autotelaio, così come è apprezzabile la risposta dello sterzo con servocomando elettrico.
La piccola Alfa si guida istintivamente grazie al buon comportamento dovuto all'assetto rigido quel tanto che basta da non sacrificare il confort e da rendere più precisi gli inserimenti in curva. E poi sulla MiTo lo stile di guida è a scelta, come su una Ferrari. Sì perché c'è il manettino del Dna, il dispositivo che permette di scegliere fra tre differenti modalità di guida: Dynamic (sportiva), Normal (da città) e All weather (massima sicurezza anche in condizioni di bassa aderenza).
Giudizio personale. Davvero bellissima!
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